Film di Pietro Germi realizzato nel 1949. La sceneggiatura è tratta dal
romanzo di Lo Schiavo
Piccola pretura, ambientato in Sicilia. Interpreti
principali sono gli attori Massimo Girotti e Saro Urzi. Opera di pregevole
fattura, questa fu la prima pellicola che si occupò senza reticenze del
problema mafioso: un dipendente di una vasta tenuta fondiaria in
proprietà di un nobile siciliano, viene trovato ucciso; l'incarico di
svolgere le relative indagini è affidato ad un giovane pretore. Il
pretesto è quello di mettere a nudo l'omertà mafiosa che tende a
proteggere la presunta onorabilità dei potenti. Il film si conclude con
l'identificazione dell'assassino, ma resta con l'amarezza di un obiettivo ben
più difficile da raggiungere: il superamento del muro del silenzio.